sabato 31 maggio 2008

Itaca!


Ho passato un periodo di lavoro intenso, stress e riflessioni tormentate su cosa fare nei mesi a venire.
Vorrei restare almeno fino a gennaio/febbraio prossimi, quando potrò ottenere l'estensione del visto neozelandese e continuare a togliermi tutti gli sfizi lavorativi della vita. Al mio arrivo ad Auckland, trovati i due lavori con quella facilità e così velocemente, pensavo di essere stata baciata dalla fortuna. Invece no, la fortuna non c'entra, il mercato del lavoro neozelandese funziona così, questo paese è il Bengodi del lavoratore (passatemi l'ossimoro). Ci sono opportunità per tutte le figure professionali e offerte di lavoro le più disparate, in tutti i settori, inclusi i miei preferiti: turismo, NGOs, musei, università, media, ... Detto questo, non sono venuta qui per ragioni professionali, la carriera di certo non è la mia priorità, e sono sempre più convinta del fatto che il negotium è il padre dei vizi.
Tutta mia madre, direbbe qualcuno....
Poi, come già dicevo, da qualche mese fatico a resistere al richiamo del viaggio e al desiderio di ripartire.
Per non parlare della voglia di passare un po' di tempo in Italia e riabbracciare la mia famiglia e gli amici.
Per settimane ho cercato una soluzione per risolvere il mio dilemma e prendere finalmente una decisione sul da farsi, ma ingegno e creatività (forse atrofizzati dal troppo lavoro) proprio non davano segni di vita. Iniziavo a temere che sarei finita come il famoso asino, che si lascia morire di fame perchè non riesce a decidersi tra due mucchi di fieno ugualmente allettanti e posti alla stessa distanza.
Almeno fino a mercoledì 28 maggio, giorno in cui contro l'asina, moi, si sono scatenate delle invincibili forze avverse che, nell'ordine, hanno provocato: il fallimento delle trattative per un nuovo lavoro fighissimo, praticamente già mio; il definitivo rifiuto dall'uomo che corteggiavo da due mesi, perchè innamorato di una kiwi anonima e culona; la sparizione della mia bicicletta fiammante, sottratta in pieno giorno dal parcheggio davanti all'ufficio. E qualche altra cazzata di minore entità.
Non so a cosa sia dovuto l'insight di mercoledì notte, se l'ingegno si sia aguzzato proprio grazie al cumulo di sfighe o piuttosto al Sauvignon neozelandese. Fatto sta che giovedì mi sono svegliata con l'Idea. Semplice, perfetta. Torno a casa tra due mesi, a metà agosto, e mi godo i miei e un pezzo di estate italiana. Poi, in autunno, sulla via del ritorno in Nuova Zelanda, faccio una sosta di un mese in Asia e giro l’India con Leo. Arrivo qui quando ricomincia il caldo e l’alta stagione, in tempo per trovare un altro lavoro carino ed estendere il visto.
Sono fuori di me dalla gioia. Preparate la cameretta degli ospiti, my friends......


domenica 11 maggio 2008

Isola del Sud