mercoledì 31 ottobre 2007

In campagna






Sono volati, questi tre giorni trascorsi in una fattoria a due ore dalla capitale, insieme ad un gruppetto di inglesi conosciuti in treno. Di giorno passeggiate a cavallo e trekking sulle montagne, la sera bische e libri. Il resto del tempo l`abbiamo passato a tavola, a divorare i pantagruelici pasti preparati dal gioviale padrone di casa, anzi di "ger", la tradizionale tenda in feltro dei nomadi mongoli. Non sono in grado di descrivere il paesaggio, mi mancano le parole. Usero` le immagini, che verranno pubblicate su un album virtuale non appena trovero` una connessione decente (Nina, I tried invain to create a virtual album but I need a better technology. Give me a few more days).
Domani riprendo il treno, destinazione Pechino. Mi accorgo che, col passare dei tempo, la leggera inquietudine che mi prendeva alla vigilia di ogni partenza, sta lasciando il posto all`eccitazione pura. Corro a fare i bagagli, ogni giorno piu` leggeri...

venerdì 26 ottobre 2007

Mongolia, ovvero la fine dei piani






Gia` mi sono pentita di aver pianificato queste due prime settimane di viaggio e stabilito la durata delle tappe, soprattutto quella mongola, di soli tre giorni. Stando alle guide e ai racconti, la Mongolia e` splendida e non ha senso limitare la visita ad Ulan Bataar, la capitale, perche` le vere attrattive del paese sono la natura e gli incontri con le popolazioni nomadi. Pare che trascorrere qualche giorno nei loro accampamenti sia un`esperienza forte e ancora abbastanza autentica (le riserve sono d`obbligo quando si parla di contatti tra turisti e locali!).

Mentre mi insultavo per aver prenotato il treno, privilegiando la sicurezza e la comodita` a scapito dell`improvvisazione e dell`avventura, ho trovato la soluzione, banalissima: cambiare la tabella di marcia e posticipare il trasferimento a Pechino. Ci sarebbe qualcuno che mi aspetta entro la fine del mese laggiu`, ma pazienza, che aspetti. Sono partita per avere la liberta` di aprire l`atlante e decidere dove andare e per quanto tempo restare. E` questo il vero scopo del mio viaggio. Non c`e` nessuna crisi dei trent`anni e nessun problema esistenziale; non mi interessano le ricerche mistiche e non sono in fuga dalla realta`. Ho solo voglia di viaggiare per il mondo alle mie condizioni, senza fretta e senza programmi. Iniziamo come si deve, dunque, e cancelliamo subito l`unico piano fatto finora. E d`ora in poi, non solo per i viaggi ma anche per tutto il resto, terro` bene in mente la saggia raccomandazione dello scrittore Antonio Machado, che recita piu` o meno cosi`: "Viaggiatore, non c`e` un sentiero, i sentieri si fanno camminando".

martedì 23 ottobre 2007

Lago Baikal




Fiat nix! (Alessandro, sei fiero della tua vicina?). Questa mattina, al mio risveglio, ho trovato la citta` imbiancata. La neve ed il vento gelido non sono riusciti a mandare a monte il mio piano: gita al lago Baikal, lo specchio d`acqua dolce piu' profondo del pianeta, le cui acque sono cosi pulite da essere potabili. Pare che i pochi coraggiosi che si azzardano a nuotare nel lago, non rischino solo l`assideramento, ma anche gli attacchi di vertigini, tanto le acque sono profonde e trasparenti. Magari avessi potuto vederle, queste famigerate acque azzurre e trasparenti! Purtroppo oggi si faticava a capire dove finissero le nubi bianche ed iniziasse il lago. Pazienza, in fondo che trovassi la neve in Siberia ci stava, e poi questo e` probabilmente l`unico assaggio dell`inverno 07/08 per me: stasera scendo in Mongolia e da li` in poi la mia rotta sara` sempre sud-est. Verso il sole.

lunedì 22 ottobre 2007

Irkutsk romantica




messaggio per Leo: fratellino, a proposito di amore, credo sia ora di attivare la sezione con accesso limitato....

domenica 21 ottobre 2007

Irkutsk - La Parigi siberiana






Se ci fosse stata una doccia, io da quel treno non sarei scesa mai.
Per fortuna la citta` dal nome impronunciabile dove avevo previsto una sosta di tre giorni, si e` rivelata davvero incantevole. Del resto doveva esserci una ragione per cui Irkutsk e` anche conosciuta come "la Parigi siberiana"! Merito dei palazzi sontuosi che sono stati edificati a partire dal XIX secolo, prima da una ricca comunita` di mercanti che fece fortuna importando tessuti preziosi dalla Cina e dalla Mongolia e successivamente da alcuni aristocratici, i "decabristi", che furono mandati qui in esilio dallo zar perche` animati da ideali ritenuti troppo liberali. Uff, che noia, scusate, ora chiudo. Insomma, se vi capita di passare da queste parti, sappiate che Irkutsk val bene una sosta.

sabato 20 ottobre 2007

Transiberiana - Appunti dal treno






Il treno ha appena superato Novosibirsk, saranno le dieci o le undici di sera, ma sembra notte fonda. Fuori dal finestrino non si vedono ne` luci, ne` stelle, solo nero. E` la mia terza notte sul treno e finalmente sono sola nel mio scompartimento da quattro: nessun bambino che piange o genitore che si sforza inutilmente di fare conversazione. Sembrera` impossibile, ma nelle 48 ore trascorse in treno, non ho ancora avuto il tempo di leggere o scrivere. Troppe distrazioni.
Ora, cullata dal treno e con una luce tenue alle mie spalle, posso finalmente perdermi nei miei pensieri. Il primo, malinconico e nostalgico, e` tutto per te, XXX, spero ti arrivi.
Della transiberiana non c`e` granche` da raccontare: dai finestrini, per giorni e giorni, si vedono solo betulle e pini, sterpaglie informi e casupole di legno; seduti davanti a me, i compagni di viaggio russi, curiosi ed ospitali al limite dell`invadenza; nel vagone ristorante, i viaggiatori raccontano i soliti aneddoti sulla mise da viaggio dei russi, sulle irascibili capotreno e sui manicaretti venduti da tristi nonnine sulle banchine delle stazioni.
Per quanto mi riguarda, il treno potrebbe anche essere deserto, solo il macchinista ed io. Pagherei oro. E invece no, tutti quanti a disturbarmi con chiacchiere inutili e ad impedirmi di contemplare la sterpaglia in pace. Tra alcuni giorni probabilmente avro` bisogno e voglia di relazioni e calore, ma adesso no, devo ancora smaltire gli addii e aspettare che il cuore si sgonfi. Adesso non voglio altro che silenzio, monotonia e noia. Tutto quello che ho ora, nella mia cuccetta vuota, in mezzo alla Siberia.

giovedì 18 ottobre 2007

MOSCA - ultimo giorno



Tira aria da neve oggi. E stasera parto per la Siberia. Benissimo. Giusta punizione per una fautrice della teoria che ogni luogo va visitato con il clima che piu' lo caratterizza.
Peccato, mi stavo ambientando cosi` bene: leggo perfettamente il cirillico, mi muovo con disinvoltura per la citta` e ho assunto quell'aria da russa incazzata che mi permette di muovermi indisturbata. Azz, e` tardi, voglio almeno farmi la passeggiata letteraria (quartiere di Tolstoj, Gogol, Cechov, Bulgakov) prima di lasciare Mosca. A presto, forse vi riscrivo dal lago Baikal.

mercoledì 17 ottobre 2007

MOSCA - l`arrivo

Chissa` cos`avro` fatto di cosi` buono da meritare la protezione e i favori di San Marco da Lamezia Terme, amico di amici che vive e lavora a Mosca da alcuni mesi. Senza avermi mai vista prima, San Marco mi ha, nell'ordine:
- invitata a stare da lui in una casa da urlo in pieno centro storico, salvandomi da una notte (la prima del lungo viaggio!) in sacco a pelo all'aeroporto e due notti in un ostello in stile sovietico a venti minuti di metro dal centro di Mosca. (nota per mia madre: mamy, non t'incazzare, non ci dormo piu' in aeroporto, promesso)
- mandato un'auto a prendere in aeroporto
- aspettata sveglio fino al mio arrivo a casa, ritardato di oltre due ore per le lungaggini aeroportuali e....la neve
- accolta con un sorriso ed un bicchiere di vodka, nonostante fossero le 2.30 di notte
- intrattenuta fino alle 4.30 del mattino, benche` lo aspettasse una levataccia 3 ore dopo
- organizzato una cena con gli amici, per un assaggio di movida moscovita
- ospitata a casa sua anche la notte che lui ha trascorso fuori Mosca per lavoro.

San Marco da Lamezia, davvero non so come ringraziarti per la calda accoglienza e la piacevolissima compagnia. Un'idea ce l'avrei anche, ma questa e' la mia ultima sera a Mosca e tu sei fuori citta`.... Cena rimandata.

lunedì 15 ottobre 2007

MILANO - giorno zero

Meno quattro ore alla partenza per Mosca.
Non ho tempo di scrivere oggi, vi aggiornerò strada facendo.
A presto