giovedì 3 gennaio 2008

In Laos


Eccomi di ritorno dopo una lunga pausa. Mi sono presa qualche settimana di meritata vacanza dopo un mese e mezzo di faticose avventure cinesi. E prima di fare commenti sarcastici, provate voi a concludere un lungo soggiorno in Cina con un viaggio di trenta ore sull`autobus per il Laos! Talmente malridotto e sudicio che ho piu` volte temuto di non riuscire a trattenere le lacrime o la sfuriata contro i disgustosi vicini di sedile. E`finita, sono sopravvissuta alla Cina, che pure gia`mi manca.
L`arrivo in Laos ha avuto l`effetto di un balsamo sui miei nervi scossi e sensi offesi. Non credo di essere mai stata in un paese piu` placido. La flemma dei laotiani e`nota in tutto il sudest asiatico, tanto che un detto di queste zone recita "in Cambogia si semina il riso, in Vietnam lo si raccoglie e in Laos lo si ascolta crescere". Nella realta` il popolo laotiano non e`affatto indolente; negli orti, nelle cucine e sulle rive dei fiumi c`e` gente di tutte le eta`, inclusi bambini ed anziani, che si da`da fare. E`vero pero`che lavorare con alacrita` e concentrazione e` una pratica totalmente sconosciuta. Quando poi un laotiano si accorge di essere osservato, subito interrompe la sua occupazione, abbandona gli arnesi, sorride (spesso ammiccando) e saluta lentamente, con voce bassa e cantilenante: "sabai-dee", ciao. Difficile che uno straniero resti impassibile e non si abbandoni lui stesso al languore. Ed infatti le strade sono piene di occidentali che, come in overdose di MDMA, passeggiano molli, con aria trasognata, dispensando sorrisi e saluti. Io, al solito, non mi tiro certo indietro.
Segue....

4 commenti:

mat ha detto...

eppi niu iar, marie!

domenico ha detto...

buon anno tesoro!

Anonimo ha detto...

BUON ANNO cugi!!

Anonimo ha detto...

rieccoti finalmente...tesoro aspetto sempre una tua probabile e possibile telefonata...le foto sono sempre più belle...auguri di un anno in movimento

leo