Quando pensavo che, dopo settemila chilometri di Transiberiana, avrei potuto affrontare qualunque altro viaggio in treno, ancora non avevo preso un interregionale cinese. L`altra notte mi sono ritrovata, unica occidentale, in un vagone di seconda classe con cuccette a tre piani, stipate di passeggeri e di bagagli. Me ne stavo silenziosa ed immobile nel mio angolino, un po` intimidita dagli sguardi insistenti dei miei vicini, quando dalla cuccetta di fianco e` sbucata una signora che, per mia sfortuna, masticava qualche parola di inglese. E` stata la fine: mi si e` creato intorno un capannello di persone che hanno iniziato ad interrogarmi attraverso la signora improvvisatasi interprete. "I come from Milan, Italy", traduzione e scroscio di applausi. "Yes, I do like China very much", cenni di assenso e sorrisi. "No, I'm not married", silenzio generale e occhiata maliziosa di un pretendente che mi stava puntando da un po`. Realizzo che essere single a 30 anni non e` molto comune in Cina e forse nemmeno tanto ben visto. Correggo il tiro "Well, my husband is not here, he is in Italy", riconquisto il mio pubblico ed elimino il pretendente. Lo spettacolo e` durato quasi due ore, fino a quando il controllore ha spento - bonta` sua - la musica e le luci del vagone.
mercoledì 14 novembre 2007
Le lanterne di Pingyao
La mattina, scesa dal treno a Pingyao, mi sono ritrovata sul set di un film di Zhang Yimou. Letteralmente. In questa tradizionale cittadina e` stato girato "Lanterne Rosse", il film che racconta le tristi vicende di una concubina nella Cina degli anni '20. Adattare gli spazi di Pingyao alle riprese non dev`essere stato un lavoro impegnativo per gli scenografi: la citta`e` una Cina antica in miniatura, le cui stradine sterrate sono percorse solo da pedoni e quadrupedi.
Le case tradizionali, le corti segrete ed i templi di Pingyao sono racchiuse entro alte mura difensive che per secoli l`hanno protetta dalle incursioni dei nemici. Le stesse mura che oggi respingono le auto e la modernita`e difendono la sua statica quiete. Mi ci immergo volentieri per qualche giorno.
Pubblicato da Maria Casali alle 08:37
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1 commento:
Tesoruccio mio ma che chic che sei su quel treno con tutti i tuoi ammiratori, gia ti vedo hai creato il panico su quel treno, ma come vorrei essere li con te!!
baci dalla tua ex coinqui pure chic
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